La sua vera attrattiva è costituita dal paese nel suo insieme, contraddistinto dalle calde tonalità del cotto, dalle delicate e stemperate policromie dei muri, dai piacevoli giochi di luce e dalle erte vie convergenti verso lo spettacolare e sorprendente giardino del Belvedere, sito dello scomparso castello medievale.
Il Belvedere, uno dei punti panoramici più pittoreschi e romantici di tutte le Langhe, si caratterizza per una visuale mozzafiato su Langhe e Roero. Nella suggestiva Piazza Don Borgna si erge il settecentesco Castello di scuola juvarriana, che per molti anni fu considerato una delle più ricercate residenze Sabaude.
Nel 1631, il borgo entrò a far parte del Ducato Sabaudo e divenne una delle residenze più ricercate ed importanti dei Savoia. Il Re Carlo Alberto, nel 1837, affidò ad un insigne enologo del tempo, Francesco Staglieno, la gestione della proprietà, con il compito di trasformarla in azienda vitivinicola modello. Da questo binomio, Staglieno-Verduno, nacque sicuramente uno dei primi BAROLO della storia.
Verduno appartiene al versante tortoniano dell’area del Barolo ed in particolare all’unità di terra di La Morra. Partendo proprio dalla sottozona Monvigliero, quest’area si estende in direzione sud fino ad arrivare all’estremità di Monforte, costeggiando Barolo e comprendendo le sottozone lamorresi di Brunate e Cerequio. I terreni sono costituiti da Marne di S. Agata fossili e sono di natura calcareo-argillosa emersi dal mare circa 6-7 Milioni di anni fa.
Verduno è un paese vocato all’arte; frequentato, negli anni ’60 da pittori quali Lucio Fontana e Pinot Gallizio, animato oggi dall’attività di numerosi artisti.
Il territorio verdunese ha una spiccata vocazione per i vini rossi. A testimoniarlo è il fatto che su circa 200 ha vitati totali, oltre il 95% sono coperti da vigneti a bacca nera.
Il vitigno principe è il Nebbiolo, che da solo occupa oltre la metà della superficie. Le altre varietà più importanti e diffuse sono: il Pelaverga piccolo, la Barbera ed il Dolcetto.
Ubicata all’estremità nord della zona del Barolo, ad un’altezza che va dai 200 ai 400 metri slm, la collina di Verduno rappresenta il lembo vitato più vicino al fiume Tanaro. I vini che qui hanno origine sono caratterizzati da grande finezza ed eleganza, da una notevole complessità aromatica con una venatura di spezie sempre presente e da tannini vellutati e suadenti.